A giudicare dalla sua storia, pare essere la
bevanda per eccellenza, con un destino già tutto scritto, nel suo stesso nome:
BIRRA.
Dal latino bibere, "bere".
Sul suo luogo esatto di nascita, però, non ci
sono molte certezze. I primi documenti sicuri, raccontano che furono gli
antichi sumeri a codificare, oltre 5mila anni fa, il modo di produrla. Mentre
per i babilonesi la birra aveva già un valore imprescendibile, tanto che il
famoso imperatore Hammurabi, regolamentò nel suo codice, il comportamento delle
"ostesse". Già, perchè al tempo, solo le donne potevano dedicarsi al
commercio della birra.
Uno dei punti del regolamento, vietava, in
assoluto, l'annacquamento della bevanda, prima di essere venduta. Pena:
l'annegamento nella stessa.
Nell'antico Egitto la birra, considerata a
metà tra nutrimento e medicina, rivestiva un ruolo fondamentale sia
nell'alimentazione che nella religione, e pare che anche Cleopatra fosse una
grande estimatrice e consumatrice di "zythum" , denominazione
della bevanda, all'epoca.
Anche a Roma era tanto apprezzata, tanto da
indurre l'imperatore Diocleziano a fissare un prezzo massimo per i tre tipi di
birra allora in commercio.
In Cina, invece, era popolarissima, già dal
terzo millennio a.C.
Con tali premesse, non sorprende il numero
crescente di quanti, estimatori e appassionati, prima o poi si ritrovino a
cimentarsi con una produzione propria, quasi che i fermenti che portano alla
realizzazione di questa bevanda facciano parte, in qualche modo misterioso, del
nostro Dna.
Ben radicata nel mondo anglosassone,
l'autoproduzione di birra, va ormai, diffondendosi anche in Italia.
Produrre birra in casa, in effetti, non
richiede grossi investimenti economici, tanto che, tutti, o quasi, hanno la
possibilità, volendo, di provare a cimentarsi e sperimentare le proprie
capacità, all'interno della stessa cucina casalinga, per poi passare, nel caso,
a procedimenti più complessi, ricavandone anche, delle belle
soddisfazioni...Quindi...perchè no??
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